Un piano industriale per l’Italia e l’Europa
Situazione economica e industriale italiana ed europeaL’industria europea è in forte crisi, soprattutto in Germania e nel Nord Italia. L’Italia ha registrato 25 mesi consecutivi di calo della produzione industriale.
Settori in crisi:
- Automobilistico (-42% nella produzione),
- Macchinari (-30%).
L’energia è molto più costosa in Italia rispetto ad altri Paesi UE e agli USA.
Proposte principali del Piano
1. Rilancio del manifatturiero e del Made in Italy
- Protezione dei settori chiave: automotive, food, fashion, furniture, design, tecnologia.
- Valorizzazione di filiere strategiche (difesa, aerospazio, farmaceutico, IT).
2. Attrazione degli investimenti
- Focus sul Mezzogiorno per aumentare l’occupazione.
- Obiettivo: riportare il peso dell’industria al 20% del PIL.
3. Energia e sostenibilità
- Ridurre i costi energetici con
- valorizzazione delle risorse nazionali (gas, rinnovabili),
- sviluppo di nucleare di nuova generazione,
- revisione della tassazione sul gas importato (es. USA).
- Sostegno ai settori “gasivori” e a transizione tecnologica “neutrale”.
4. Innovazione e R&S
- Aumento degli investimenti in ricerca privata.
- Focus su biotecnologie, intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche.
- Sviluppo di ecosistemi tra università e imprese.
5. Lavoro e formazione
-Potenziamento ITS, poli universitari tecnologici, formazione STEM.
- Riduzione del cuneo fiscale e supporto all’occupazione giovanile e femminile.
6. Riforma del fisco
- Semplificazione delle imposte (attualmente 100 tributi, ma 97% del gettito da 16).
- Riduzione del carico fiscale e degli oneri burocratici.
- Agevolazioni per aggregazione delle PMI.
7. Logistica e infrastrutture
- Interventi su ferrovie, porti, aeroporti, intermodalità.
- Progetti strategici come il Ponte sullo Stretto di Messina.
- Sviluppo e regolamentazione efficiente dell’e-commerce urbano.
8. Finanza e capitale
- Completamento dell’Unione dei Capitali e Unione Bancaria UE.
- Potenziamento del venture capital e accesso agevolato al mercato dei capitali per le PMI.
9. Deregolamentazione UE
- Critica all’iper-regolamentazione europea.
- Richiesta di moratorie su norme troppo onerose (es. CSRD, CBAM).
- Rafforzamento della piattaforma REFIT e riduzione burocrazia UE.
Tecnologie emergenti
- Sostegno all’IA, alla cybersicurezza e alla creazione di data center nazionali.
- Promozione di “fabbriche intelligenti” e reshoring industriale.
Obiettivi finali
- Fermare il declino industriale.
- Aumentare l’occupazione e la produttività.
- Ridurre i costi strutturali per le imprese.
- Rilanciare la crescita economica sostenibile in un contesto europeo e globale competitivo.